martedì 9 ottobre 2012

ecce ovo


“Of all the unsatisfactory– 
(she repeated this aloud, 
as it was a great comfort to have 
such a long word to say)
 “of all the unsatisfactory people I ever met–”
(Lewis Carrol - Through the Looking Glass

You are a problem and rune
(H.D. - “If Your Eyes Had Been Blue”)


l’attacco migliore è una nota stonata.
come quella bambina bionda che, bellissima e impertinente, pretendeva di sapere il mio nome. e mi fissava, voleva guardarmi negli occhi. ma io non sono da leggere, e non guardo nessuno negli occhi. fisso lo sguardo in un punto indefinito alle loro spalle, fingendo di saper vedere il futuro.
seduto su un muro, un muricciolo stretto, in bilico sul nulla più bello, sotto una mezza luna incerta.

[“ne sei pentito?”
“sì. decisamente.”
“non si può dire il silenzio.”
“non ti ho sentita.”
“non si può dire il silenzio.”
“non si può udire il silenzio?”
“sei uno stronzo.”
“da te. mi aspettavo un insulto più originale.”]

l’attacco migliore è una nota stanca.
ci vuole tempo, a riprendere le fila di un discorso antico. dove le voci che si incrociano e si sovrappongono sono tante, tantissime. ma quella che conta, alla fine, è solo la mia. “quando io uso una parola, essa significa esattamente ciò che io voglio che significhi”, le ho detto, sbirciando i suoi grandi occhi curiosi, sbarrati all’ascolto.
perché sono quello che dico, e il suo contrario.
e il contrario è il più difficile da dire.

[“ma l’ho scritta io, questa cosa?”
“a quanto pare.”
“me n’ero dimenticato.”
“dopotutto, forse, sono qui per ricordartelo.”
“cosa?”
“ricordarti di te.”
“io di me mi stufo.”
“io di te mai.”
“scusa.”]

l’attacco migliore è una nota semplice.
in questa notte d’autunno che, a tratti, si ostina a voler essere di fine estate. come un sorriso giusto al momento giusto, una sensazione mai provata, la voglia di sfiorare dei capelli.
“è molto seccante sentirsi dar dell’uovo. molto, molto seccante!”, le ho detto, trattenendo una risata compiaciuta.
e dopo un po’ son stato zitto, come quando il cuore si ferma, ostinato. o, più intelligente della mente, si rifiuta di perdersi alla ricerca di spiegazioni che non servono.
e si fa rumore quando si scivola, quando si cade verso l’alto.

[“vorrei solo non abituarmi al tuo odore”]